GEAR E STRUMENTAZIONE
CHITARRE ACUSTICHE: I LEGNI
di Sofia Savoia
Le chitarre acustiche sono realizzate con molti tipi di legno diversi, e ciascuno di essi ha caratteristiche particolari che rendono unico il suono dello strumento. Accanto alle scelte più classiche, oggi sono sempre più frequenti strumenti costruiti con legni esotici e dalle bellissime venature. Assistiamo così ad un proliferare di chitarre in koa, in palissandro o in legni provenienti dall’Africa e dall’Asia. Potrebbe venire da pensare che questo argomento sia di interesse esclusivo dei liutai, in quanto il chitarrista si limiterà ad acquistare la chitarra che suona meglio per lui, a prescindere dal legno con cui è costruita.
In realtà la questione del “tonewood” dovrebbe avere un ruolo molto importante per la scelta dello strumento, non tanto perché sia utile avere una sorta di preconcetto su come suonerà una chitarra in mogano piuttosto che una in acero, ma perché molte chitarre vengono vendute ad un prezzo assai caro proprio in ragione del presunto pregio del legno con cui sono state costruite.
Si potrà obiettare che porsi queste domande è poco sensato, basta fidarsi del proprio udito. Ma è anche indubbio che la pubblicità, le tecniche commerciali e non ultimo il look possono influenzare, anche inconsapevolmente, la propria decisione. Ecco quindi che avere una panoramica generale sul legno per chitarre può essere un valido aiuto, nonché un argomento interessante per chiunque voglia conoscere meglio lo strumento.
Tavola
Va anzitutto precisato che solitamente si fa una netta distinzione tra legno per la tavola rispetto a quello per il fondo e le fasce. La tavola è l’elemento più importante dal punto di vista timbrico, e non a caso molte chitarre di fascia media, pur non essendo strumenti di prim’ordine, riescono comunque a suonare in modo soddisfacente perché al fondo e fasce in legno laminato, abbinano una tavola in legno massello. I legni più comuni per la tavola sono:
Abete – ne esistono di moltissime specie e tra più utilizzati troviamo l’Engelmann, l’abete rosso e l’abete europeo. Ciascun tipo di abete ha diverse caratteristiche, ed è in generale il prediletto per la tavola in quanto ha un’ottima risposta alle vibrazioni sonore, bilanciamento tra alti e bassi e volume. È il legno più tipico per le tavole ed è usato nella maggior parte delle chitarre acustiche. Alcuni esempi celebri sono la Gibson Hummingbird e la Martin D-28, ma potremmo davvero citare un’infinità di modelli.
Cedro – più leggero dell’abete, è utilizzato più frequentemente nelle chitarre classiche che folk, ma è molto apprezzato per il suono caldo e chiaro.
Fondo e fasce
Il fondo e le fasce, pur essendo rilevanti, influiscono meno sul suono rispetto alla tavola. Ciò che conta molto è l’abbinamento con il legno usato per il top (ci sono combinazioni più o meno riuscite), ma si tratta di considerazioni tecniche che andrebbero approfondite con uno studio attento e con l’esperienza di chi gli strumenti li costruisce. In linea di massima è però opinione diffusa che sia la tavola l’elemento più importante, dando la possibilità di usare il fondo e le fasce per sperimentare tipi di legno nuovi e più interessanti dal punto di vista estetico. Anche per questa ragione si trovano spesso chitarre con il fondo diviso in due o più segmenti, con diversi tipi di legno per ciascuno di questi. I legni più comuni per fondo e fasce sono:
Mogano – dal tipico suono caldo e corposo, mette bene in evidenza i toni bassi. Abbinato alla tavola in abete, è una scelta tipica per moltissime chitarre acustiche. Dal punto di vista estetico non ha venature particolarmente belle, compensate però dal tipico colore rossastro molto apprezzato.
Acero – viene spesso messo a confronto con il mogano perché ha caratteristiche opposte, con il suo suono cristallino che evidenzia i toni acuti. Un tipico esempio di chitarre simili, l’una in mogano e l’altra in acero, sono la Gibson Hummingbird e la Gibson Dove. Esteticamente si presenta molto bene, e, a seconda della specie, può avere venature molto particolari e ricercate. Il suo colore chiaro lo rende molto adatto a finiture trasparenti o sunburst.
Palissandro – esistono molti tipi di palissandro, il palissandro brasiliano è molto raro e costoso, e per questo è spesso soppiantato da quello indiano. Molto apprezzato per fondo e fasce sia per le splendide venature che per il suono bilanciato e caldo. È sicuramente una delle migliori combinazioni tra risposta sonora ed effetto estetico, e per questo è un legno molto ricercato.
Koa – come già citato per quanto riguarda la tavola, è molto amato per le bellissime venature. Non ha una risposta molto ampia e il suono non è particolarmente ricco. Solitamente usato per edizioni limitate e da collezione.
Altro – scelte meno frequenti sono il cocobolo, il noce, il frassino, il cipresso ecc.
Queste caratteristiche riguardano principalmente gli strumenti in legno massello. Il laminato, usato di solito negli strumenti entry level, non consente di giungere alle medesime considerazioni, essendo che le fibre del legno sono incrociate e non hanno modo di rispondere alle vibrazioni allo stesso modo.
In generale, la scelta di una chitarra può dipendere dai fattori più svariati. Non a tutti – comprensibilmente – piace l’idea di effettuare un acquisto cospicuo per uno strumento che esteticamente non piace. Si può benissimo pretendere che una chitarra, magari destinata a durare tutta la vita, oltre che suonare bene sia anche di proprio gusto. Attenzione però a non correre il rischio di lasciarsi guidare esclusivamente dall’aspetto, per poi rendersi conto che a occhi chiusi lo strumento non piace più.
Buona chitarra e a presto!
Claudio Cicolin
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interessante….. come sempre.