GEAR E STRUMENTAZIONE

LA STRUMENTAZIONE DI TOM MORELLO

di Seth DeAngelis

Per la rubrica “La strumentazione dei grandi chitarristi” è la volta di Tom Morello.

A dispetto del genere suonato dai gruppi di cui storicamente fa parte, i Rage Against the Machine e gli AudioSlave, un rock duro e potente, Morello è un chitarrista che ama sperimentare e spaziare nei vari generi: conta infatti collaborazioni con Bruce Springsteen e la E-Street Band, un suo progetto acustico chiamato “The Nightwatchman” improntato su ballate in stile americano con influenze folk ed altri numerosi progetti negli stili più disparati.

Questo per dire che il mondo musicale di Morello è molto più vasto di quello che può sembrare.

Come per tutti i chitarristi trattati in questa rubrica, quello che contraddistingue Morello è la particolarità del suo stile, che fonde sonorità e riff rock e metal ad elementi di matrice riconducibile all’hip-hop e al funky.

Ascoltando i brani suonati da Morello potrebbe sembrare utilizzi chissà quanti e quali effetti e/o tecnologie: è invece l’esatto opposto; molte delle sonorità che il chitatrrista dei RATM riesce a riprodurre derivano dalla sua straordinaria capacità e ricerca sullo strumento e dalla sperimentazione che Morello fa sullo stesso, nel brano “Testify”, ad esempio, Morello, stacca il jack dalla chitarra e lo porta a contatto con le corde, in “Sleep Now in the Fire” si avvicina all’amplificatore per creare feedback che modella poi con la leva del tremolo; questi sono solo alcuni esempi delle tecniche “non canoniche” che Morello utilizza.

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Ma andiamo per gradi e partiamo dalle chitarre di Tom Morello.

Durante i live utilizza un notevole numero di chitarre, decorate con adesivi, immagini e scritte fatte da lui stesso (spesso a sfondo politico, Morello è molto impegnato politicamente e socialmente); con i Rage Against the Machine è solito utilizzare principalmente 4 chitarre, 2 accordate in mi e 2 in re; la piu’ famosa è una chitarra celeste con la forma Stratocaster, decorata con ippopotami bianchi disegnati dallo stesso Morello, costruita dal laboratorio di liuteria artigianale Performance Guitar di Hollywood, su cui campeggia la scritta “Arm the Homeless”, monta pick-up EMG81/EMG-H e ponte Ibanez Edge; c’è poi la Fender Telecaster nera, che utilizza con accordatura in re, con la scritta “Sendero Luminoso” e diverse foto incollate sul corpo; ricordiamo anche la Ibanez Artcore AS73, costruita appositamente per Morello dalla Ibanez, che utilizza esclusivamente per l’esecuzione del brano “Guerrilla Radio”, una particolare semi-acustica che monta ben 6 manopole sul corpo, che servono a regolare vari effetti già presenti sulla chitarra.

Un’altra chitarra importante di Morello è la Gibson doppio manico, uno a 6 e uno a 12 corde, usata ad esempio in “The Ghost of Tom Joad”. Ricordiamo anche la Ibanez Talpman, la Fender Stratocaster nera con mascherina a specchio e la scritta “Soul Power” e le Gibson Les Paul, queste ultime utilizzate principalmente con gli AudioSlave.

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Per quanto riguarda gli effetti, Tom Morello, ha una pedaliera molto scarna che comprende un Dunlop Cry Baby, un Digitech Whammy, un Boss Digital Delay, un DOD EQ ed un Flanger della Ibanez a volte sostituito con un MXR Phase 90, udibile in “Getaway Car” con gli AudioSlave, il tutto collegato ad una testata Marshall JCM800 da 50 watt ed una cassa Peavey 4×12.

Tom Morello è la dimostrazione che non sono necessarie super pedaliere multieffetto con centinaia di combinazioni o lunghe catene di pedali per ottenere un suono particolare e/o personale, ma basta l’inventiva, l’interpretazione e la fantasia per riuscire ad ottenere un suono bello e personale.

 

 

 

Seth DeAngelis

 

 

 

 

claudio cicolin

Buona chitarra e a presto!

Claudio Cicolin

 

 

 

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