GEAR E STRUMENTAZIONE
LA STRUMENTAZIONE DI STEF BURNS
di Seth DeAngelis
Per la rubrica riguardante la strumentazione dei grandi chitarristi, parliamo oggi di Stef Burns.
Stephan Birnbaum, vero nome di Stef Burns, è un chitarrista statunitense, celebre in Italia per essere, dal 1996, il chitarrista della band di Vasco Rossi; ha suonato, tra gli altri anche con Alice Cooper, tra il 1990 e il 1998, e dal ’98 affianca all’attività con Vasco Rossi, un progetto solista improntato sul blues moderno. Ma, come al solito, partiamo dalle chitarre.
Chitarre
La chitarra piu’ usata da Burns è una Fender Stratocaster “Custom Shop” del 1991, di colore Vintage white, costruita per lui da Larry Brooks al Fender Custom Shop; ha un manico piu’ largo e “schiacciato” rispetto ad una Stratocaster originale, un ponte “Strat Plus” con meccaniche autobloccanti, pickup Seymour Duncan Jeff Beck al ponte e Fender Texas Special quello centrale ed al manico; questa è la chitarra “classica” di Burns usata nei live con Vasco Rossi, a cui affianca, a volte, una Gibson Les Paul “Black Beauty” del ’57. Meno usate sono la Gibson Les Paul “Supreme” e la Gibson “Explorer”, entrambe usate esclusivamente per il tour “Buoni o cattivi”.Nei tour con Vasco del 2007 e del 2008 ha utilizzato anche una semi-acustica Buscarini “Jvb Stef Burns”, chitarra di liuteria italiana costruita apposta per Burns. Negli ultimi concerti ha cominciato ad usare anche una Gibson “SG”.
Amplificazione
Per quanto riguarda gli ampli, Burns, è solito usare un setup standard formato da una testata Marshall “JCM 900”, modificata da Mantovani, celebre “costruttore” di rack e pedaliere custom, ed una cassa sempre Marshall di 4 coni da 12.
Effetti
Per quanto riguarda gli effetti, la pedaliera di Burns è abbastanza semplice, ma funzionale, comprende infatti un Whammy della Digitech “WH-4”, un tremolo Boss “TR-2”, un compressore, sempre Boss “CS-3”, un Ibanez “TS808” come overdrive insieme ad un altro overdrive, sempre Ibanez, il “TS9DX” ed un octaver Boss “Super Octaver 3”. Oltre a questi pedali, troviamo nella pedaliera di Burns, vari pedali della TC Electronic, come il “Vintage Octa Screemer”, un particolare overdrive che aggiunge, al suono della chitarra, un secondo suono che doppia la melodia un’ottava sopra, creando un effetto molto particolare nei soli; possiamo ascoltarlo, ad esempio, nel solo di “C’è chi dice no” di Vasco Rossi. La pedaliera di Burns, cosi’ come gli ampli, è stata “moddata” da Mantovani. Questi sono i pedali principali che riguardano il suono di Burns, che, come ogni chitarrista, tende a modficare, togliere o aggiungere effetti alla sua pedaliera nell’arco del tempo. La pedaliere di Burns è usata in combo con un rack composto da vari elementi della Alesis, TC Electronic e Rocktron, usati per i suoni “d’ambiente” (delay, chorus ecc.).
Questo è il setup utilizzato dallo statunitense in tour con Vasco Rossi, diverso il discorso del Burns solista, che nei suoi spettacoli, spesso in location piccole, utilizza una pedaliera piu’ scarna lasciando alle dita il grosso del lavoro. Come abbiamo sempre detto in questa rubrica, è il tocco a fare la differenza, e Burns, quanto a tocco ne ha da vendere.
P.S.Qui accanto una “chicca” con Claudio e Stef insieme;-)
Seth DeAngelis
Buona chitarra e a presto!
Claudio Cicolin
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Ti seguo da molto tempo, ma non ho mai svolto un tuo corso. Ritengo che la didattica sia fondamentale, ma anche personale. No e” possibile per un allievo inquadrare il corso giusto videoregistrato….al limite forse on line, perché’ non avrebbe comunque le capacita’ per definire quali studi affrontare in modo da creare un programma di studio armonioso. Sceglierebbe in ogni caso un modo sbagliato. La macchina commerciale costringe voi artisti a vendere oggi un prodotto senza un valore intrinseco vero e che sia risultato tangibili. Spero che tu o chi risponda per te valuti cio’ che ho detto perché’ non mi sembra di aver offeso nessuno. CiaoGabriele
Interessante senza dubbio, ma mi chiedo come mai non vengono nominati chitarristi del calibro di Steve Howe o Steve Hackett, credo non sfigurino affatto, anzi.
Un saluto, Luca