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Caro/a Guitar-Nauta

Continuiamo con il nostro percorso di analisi su ciò che è importante sapere per lavorare bene nella professione di insegnanti; più volte abbiamo sottolineato l’importanza della capacità di adattamento, di personalizzazione di ciò che facciamo, una delle principali caratteristiche del modello retrogrado è infatti quella di essere inscalfibile, “il mio modo di insegnare è quello giusto, se non ci riesci è colpa tua, o non sei portato per la musica”. Fortunatamente, come sappiamo, questo modello è sempre più messo in discussione, anche se molto c’è ancora da fare. Quindi occorre saper rispettare la soggettività di ciascuno, ed intervenire con risposte tecnico-educative adeguate.

Al fine di trattare questa materia, potenzialmente infinita, ho raccolto le attitudini degli allievi attorno ad alcune tipologie. Voglio dire con estrema chiarezza che si tratta di una semplificazione, che non è intesa essere offensiva di chicchessia! Sono solo attitudini generali che permettono di ragionare sulle risposte formative degli insegnanti. La catalogazione è volutamente stilizzata e stereotipata e credo che ciascuno di noi potrebbe guardarla con un pizzico di ironia e rivedersi in una categoria, o parzialmente in più categorie.

Attenzione: A fronte di ogni tipologia di allievo deve corrisponderne una di insegnante. Dobbiamo quindi essere in grado di vestire l’una o l’altra, al bisogno. Invertire, e mettere in campo quella sbagliata porta quasi sempre all’insuccesso e spesso all’abbandono da parte dell’allievo. Tutto questo ovviamente non deve essere vissuto da parte nostra come una spersonalizzazione, possiamo e dobbiamo tranquillamente continuare ad essere noi stessi!

Andiamo dunque ad analizzare tali tipologie di allievo, e vedere quale risposta può essere necessaria da parte dell’insegnante, oggi ci occuperemo delle prime 4.

  1. Il tecnico-ginnico
  2. L’idolatra e lo scettico
  3. Il ludico
  4. Il secchione e il disordinato
  5. L’insicuro e il depressivo
  6. Il leader
  7. il settoriale
  8. Il chiacchierone

 

Il tecnico-ginnico

Questo tipo di allievo interpreta  la musica come performance. Per lui un’ora di chitarra è un’ora di allenamento. Normalmente gestire questo tipo di allievo non comporta particolari difficoltà, e le assegnazioni tecniche date vengono svolte con diligenza e soddisfazione. Gli unici problemi possono arrivare dall’eccessiva tendenza ad una visione meccanica della musica: tutto ciò che non è esercizio viene visto come superfluo, tutto ciò che non produce un miglioramento visibile viene sottostimato.

Tipologia di insegnante richiesta: Insegnante “coach”

L’idolatra e lo scettico

Con “idolatra” parliamo di quell’allievo che pende letteralmente dalle nostre labbra, e viene a lezione soltanto per compiacersi di quanto siamo bravi. Passerebbe tutta la lezione a vederci muovere le dita sul manico. Voi dite, e qual è il problema, se ci paga? Il problema è che il nostro lavoro è insegnare, non dimostrare la nostra bravura! Se lo stato di cose rimane questo è meglio essere onesti, far pagare un biglietto di ingresso e non spacciare questo momento per una lezione. 
Per ovviare è necessario spostare il focus da noi all’allievo, con delicatezza e decisione. Suggerirei di assecondare inizialmente la richiesta di vederci suonare, per non sembrare indisponibili. Ma queste parentesi andranno via via ridotte, per lasciare spazio all’attività formativa vera e propria.

All’estremo opposto troviamo l’allievo scettico. Fortunatamente è una categoria abbastanza rara, ma esistente. Questo genere di persona tende a contraddire tutto ciò che diciamo, a mostrarsi scettico, a opporre altre istanze (“ma un mio amico insegnante dice che…”).
Nella mia esperienza ho notato che queste persone sembrano comportarsi così per il bisogno di provocare. Un modo per “smontare” questo atteggiamento è quello di mostrarsi sempre tranquilli, pazienti e sicuri di sè, senza farsi intaccare dalla provocazione. A lungo andare questo muro di gomma tende a stemperare la provocazione, lasciando spazio finalmente ad un atteggiamento più normale e collaborativo.
Verrebbe da chiedersi: ma perché alcune persone si pongono in questo modo? Spesso è anche solo per insicurezza, e quindi queste dinamiche si realizzano solo nelle fasi iniziali. Basta avere la pazienza di lasciar passare un po’ di tempo, e di conoscersi.

Tipologia di insegnante richiesta: Persona di buon senso

Il ludico

Questa è la tipologia che io considero, tutto sommato, più normale, si tratta di quell’allievo che vuole soltanto divertirsi, ed è refrattario a tutto ciò che è “studio”. Gli insegnanti spesso non lo vedono di buon occhio, ancora schiavi della vecchia cultura del “la musica è impegno e sudore”.
Ma la musica non è anche divertimento? Si che lo è! Quindi adoperiamoci affinché questo accada. 
Teniamo anche conto del fatto che molti allievi arrivano alla chitarra dopo giornate lavorative devastanti, ed è quindi normale che cerchino in essa un po’ di relax. Le difficoltà da parte nostra potrebbero stare nel riuscire a tenere un percorso sensato. Spesso l’allievo ludico si lascia distrarre e entusiasmare da ogni video o canzone che vede su youtube, chiedendoci ad ogni lezione di fare una cosa diversa, saltando di palo in frasca e lasciando in sospeso sostanzialmente tutto. La nostra capacità, come sempre, dovrà essere quella di assecondare da un lato e dare disciplina dall’altro.

Tipologia di insegnante richiesta: Animatore/didatta/educatore

Il  secchione/disordinato

Lo studente secchione arriva sempre a lezione con il suo ordinatissimo quaderno, che estrae dalla custodia ben prima della chitarra. Ogni parola che diciamo viene minuziosamente annotata e la parte “suonante” della lezione passa inevitabilmente in secondo piano. La predilezione va dunque per tutte le componenti teoriche dell’apprendimento.
Lavorare con lui è tutto sommato semplice e il rischio di perdere il filo didattico è pressoché inesistente. L’unica accortezza è di contenere eventuali derive teoriche, che portano ad essere dei mostri di conoscenza armonica e non saper fare un do maggiore in prima posizione.

All’estremo opposto troviamo il disordinato. Un po’ come il ludico è riluttante verso ciò che è studio, ma inconsapevolmente. Avrebbe un quaderno per le lezioni ma viene dimenticato sempre nella custodia dell’altra chitarra. Eventuali altri fogli su cui vengono segnati gli appunti vanno irrimediabilmente persi. Normalmente questo allievo ha difficoltà organizzative in generale, spesso tarda o sbaglia l’orario della lezione, perde il plettro di continuo, fatica a seguire un percorso ordinato e memorizzare concetti. 
Si tratta di patologia? Nella maggior parte dei casi no, talvolta forse si, ma per noi poco cambia. Ciò che dobbiamo fare, semplicemente, è aiutarlo nell’organizzazione. Ovviamente non dobbiamo chiedergli ciò che non è in grado di fare. Dobbiamo pensare a soluzioni didattico-organizzative alla sua portata. 
Vi potrà sembrare una casistica estrema e settoriale, ma è in realtà piuttosto diffusa e va trattata con attenzione e rispetto. Con le dovute risposte e con tempi leggermente più lunghi della norma si possono ottenere degli ottimi risultati anche da persone con queste difficoltà.
Tipologia di insegnante richiesta: didatta/organizzatore

Nella seconda parte dell’articolo ci occuperemo delle restanti 4 tipologie. Nel frattempo provate ad analizzare il vostro attuale “parco allievi” e verificare se qualcuno possa rientrare nelle categorie esposte. Successivamente riflettete sul tipo di atteggiamento che interpretate con quell’allievo, e se possa ritenersi adeguato, anche alla luce delle cose dette.
Gli spunti che trattiamo in questi articoli non devono rimanere pura accademia, devono servire a migliorarci in ciò che facciamo, all’atto pratico!

Buon lavoro e a presto!

 

claudio cicolin

Buona chitarra e a presto!

Claudio Cicolin

 

 

 

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