GEAR E STRUMENTAZIONE

CHITARRE STORICHE: LA WATERLOO REISSUE ANNI ’30

di Sofia Savoia

 

Cari Guitar-Nauti,

Se parliamo di Waterloo, in Europa, ci viene in mente la famosa battaglia, non certo un brand di chitarre acustiche.
Non avviene lo stesso negli Stati Uniti, dove questo marchio sta riscuotendo un grande successo. Le chitarre chiamate Waterloo sono in realtà in tutto e per tutto realizzate da Collings Guitar, che ha creato questo nome separato per dare vita ad un ambizioso e interessantissimo progetto, e cioè quello di costruire chitarre in tutto e per tutto ricalcanti i modelli degli anni d’oro del delta blues, del country  e del folk.

waterloo1Può sembrare un’idea vecchia: moltissimi marchi, ad esempio Gibson e Martin, negli anni hanno presentato edizioni limitate o custum di chitarre che vogliono ricalcare i mitici anni ’30. Ma proprio per questo essere edizioni speciali, spesso rifinite in modo maniacale, sono chitarre costosissime e per nulla fedeli al vero spirito di quel periodo di depressione, dove gran parte dei chitarristi potevano solo permettersi strumenti molto economici, costruiti non certo con i migliori legni, e dall’aspetto scarno.
Ecco che allora Waterloo elimina questo surplus di dettagli, elimina la madreperla sul manico, elimina le finiture perfette, elimina meccaniche ultra performanti e quant’altro.
La chitarra Waterloo deve essere una chitarra anni ’30, ricercando quel vero suono, ma perfezionato dall’uso di materiali di grande qualità, e rigorosamente made in U.S.A. (nello specifico ad Austin, nel Texas).
Nell’aspetto le chitarre Waterloo richiamano il less-is-more; il colore, nero o sunburst, è anch’esso un omaggio alle vecchie chitarre del secolo scorso: le chitarre dell’epoca, infatti, venivano colorate non tanto per abbellimento estetico, ma perché il nero copriva i difetti del legno.
Un’altra importante caratteristica di queste chitarre è la grande attenzione prestata alla catenatura della tavola armonica, cioè quei sostegni in legno, all’interno della cassa, che servono da supporto per la chitarra, e che hanno una grandissima influenza sul suono. Ci sono due tipi principali di catenatura: quella ad x, che oggi va per la maggiore, e quella “ladder” cioè a strisce parallele al ponte.
Le differenze? La catenatura ad x garantisce suono bilanciato e chiarezza sui bassi, mentre quella “ladder”, oggi più rara, dà più risposta e suono articolato. È la catenatura tipica degli anni d’oro del blues e del folk.

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Ecco allora che Waterloo Guitars cerca di riprodurre il fascino di quegli strumenti, offrendo all’acquirente la scelta tra entrambe le catenature. Tutti i modelli sono disponibili sia in versione con catenatura ad x che in versione con catenatura “ladder”, offrendo la miglior opportunità di capire la vera differenza tra le due.

Anche se i modelli disponibili sono diversi, il portabandiera del marchio è la WL 14: top in abete, fondo e fasce in mogano, manico in mogano e tastiera in palissandro indiano. Un grande classico, insomma, ma non per tutti i palati: è una chitarra contraddittoria, tanto che può farsi odiare e amare al tempo stesso. Perfetta nella tecnica costruttiva, imperfetta (volutamente) nelle finiture, aspetto scarno e colore sbavato, ma comunque non economica.
È la chitarra da sogno per chi cerca un tono country e blues il più autentico possibile, specie nel fingerpicking, e per chi ama ascoltare i vecchi vinili di quei generi e spera di poter suonare allo stesso modo.
 

 

 

 

Sofia Savoia

 

 

 

 

 

 

 

claudio cicolin

Buona chitarra e a presto!

Claudio Cicolin

 

 

 

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