SCARICA L’EBOOK GRATUITO!

E aumenta istantaneamente il numero dei tuoi studenti!

 

 

STRANGER TEACHING

di Stefano Rossi

Cari Guitar-Nauti,

Torna la rubrica “STRANGER TEACHING“!

È come sempre un grande piacere per me dare spazio a Stefano Rossi, qui sulle colonne di Lezioni-Chitarra.it. Stefano è un esperto chitarrista e insegnante, e attraverso questa rubrica ci parla di didattica, di chitarra, di musica in generale ma anche di rapporti umani nell’ambito della formazione. Ma perché “Stranger Teaching”? Perché, a differenza degli articoli dal tenore giornalistico che abbiamo pubblicato finora, lo sguardo di Stefano è molto più ironico, libero nell’espressione, a tratti dissacrante. E alcuni dei temi trattati sono così seri e eternamente irrisolti che l’unico modo per trattarli è, in definitiva, con l’ironia 😉 Buona lettura! – Claudio.

Fin dalla tenera età, il primo meccanismo di apprendimento è l’emulazione. Cerchiamo di imitare azioni e gesti dei nostri genitori e di chi ci sta attorno. Lo facciamo anche con i suoni prodotti dalla voce: è così che impariamo a parlare. Quindi è logico e naturale pensare che per imparare qualcosa, dobbiamo imitare chi la sa fare e cercare il più possibile di ottenere un risultato simile.

Non c’è quindi da stupirsi se il primo pensiero che hanno la maggior parte delle persone che vogliono imparare a suonare uno strumento sia quello di imparare da un musicista, ricercandone magari qualcuno con una particolare fama (sia esso turnista o produttore di pezzi propri) che attesti la qualità di ciò che propone.
È questa la strada migliore? Ci sono differenze tra un insegnante di strumento e un musicista?

 

Una ricetta d’altri tempi

Mia nonna fa delle patate in umido incredibili. Non ho mai mangiato nulla che nemmeno ci si avvicinasse, in nessun ristorante che ho provato, nemmeno quelli più costosi.
Un paio di anni fa, decisi di farmi spiegare la ricetta. Armato di carta e penna, le chiesi di spiegarmene il segreto e di cucinare mentre mi spiegava ciò che faceva.

Fu allora che scoprii che mia nonna aveva ideato una ricetta che al confronto luovo alla Cracco sembrava un riso in bianco.

 

magocracco

“Eh il piccolo Carletto è bravo, ma ha ancora molto da imparare! Non sa proprio cuocere le ali di pipistrello!”

 

La preparazione ha richiesto tre ore di tempo, in cui ho visto mia nonna fare delle cose pazzesche: il coperchio della pentola andava tolto dopo 40 minuti, poi veniva appoggiato a metà dopo 15, per poi essere tolto per 5 e richiuso dopo 50. Le ho visto togliere e rimettere l’aglio in pentola almeno 5 volte in fasi diverse della cottura.
Nonostante la mia buona nonna cercasse di spiegarmi al meglio ciò che stava facendo, saltava moltissimi passaggi. A volte, se chiedevo lumi sul perché la cipolla andasse prima cotta intera e poi spezzettata, non sapeva cosa dirmi. Per lei era diventato naturale e ovvio, e non avendo mai avuto la necessità di redigere una ricetta per qualcun altro, non si era mai posta nemmeno il problema.

Allo stesso modo, non è detto che necessariamente un musicista sia anche un buon didatta. Tutto dipende dal suo percorso e dalla sua volontà (o meno) di trasmettere ciò che sa a livello teorico e pratico. La comunicatività non è un elemento da dare per scontato quando si parla di insegnamento, in qualunque ambito esso avvenga. Se a un artista, nel corso della sua carriera, viene richiesto solo e unicamente di essere tale, chiaramente gli verrà a mancare la capacità didattica necessaria all’insegnamento. A meno che l’artista stesso non provveda a razionalizzare e schematizzare il suo percorso, per renderlo utile anche agli altri.

Vivere nell’ombra 

Chiarito questo aspetto, perché in ogni caso le persone ricercano come insegnanti gli artisti di una certa notorietà nell’ambito musicale? Spesso infatti capita di avere la possibilità di avere lezioni private con nomi molto noti del panorama musicale globale, a prezzi da capogiro. E tali lezioni registrano praticamente sempre il tutto esaurito. Queste lezioni così costose sono anche così valide?

Per quanto mi riguarda, il valore di tali lezioni dipende direttamente dal livello di preparazione del partecipante. È difficile che in un singolo incontro un principiante riesca a ricavare qualcosa di talmente utile da cambiargli la vita. Se lo stesso denaro venisse investito in una serie di lezioni con un insegnante professionista competente, quasi certamente si avranno risultati migliori. D’altra parte, se un musicista ha già raggiunto un livello di indipendenza sufficientemente elevato e se il desiderio di tale musicista è quello di carpire più elementi possibili del sound dell’artista che tiene la lezione, allora è certamente denaro ben speso. Senza nulla togliere, comunque, che ognuno ha il diritto di spendere il proprio denaro come vuole (c’è chi spende migliaia di euro solo per avere una foto con un personaggio del mondo della musica, per non parlare del costo dei biglietti vip di alcuni concerti).

Chiaramente, per chi non è inserito pienamente nel settore musicale, è piuttosto difficile trovare e riconoscere un insegnante qualificato e competente. Per questo è più facile, per l’utenza media, affidarsi a un artista riconosciuto per la sua musica, più che per la sua didattica.

I bravi insegnanti, per lo più, vivono nell’ombra dei propri allievi più capaci.

 

ninja

Proprio come ci ha insegnato il maestro Splinter.

 

Il compito dell’insegnante differisce enormemente da quello dell’artista, perché non c’è di fondo la necessità di produrre musica, ma di accompagnare l’allievo nella sua personale esperienza alla ricerca della propria “voce” all’interno del panorama musicale. La capacità di creare un percorso logico e pratico che possa servire a una persona per progredire musicalmente e l’abilità di adattare tale percorso a chi si trova davanti è la peculiarità che contraddistingue un bravo didatta da un altro. Soprattutto se parliamo di lezioni individuali di strumento.

 

Botte piena e moglie ubriaca?

Non è facile per l’allievo capire se davanti a sé ha un insegnante competente oppure no. Già nell’articolo precedente abbiamo evidenziato come la fiducia sia una componente fondamentale, e che serva un po’ di autocritica nell’attribuire una competenza o meno a una terza persona.
Dopo la lettura di questo articolo, si potrebbe pensare che non esistano musicisti che sappiano anche insegnare. Per esperienza diretta, preferisco non generalizzare.

Guthrie Govan, oltre che essere un chitarrista davvero eccezionale, è anche un bravo insegnante. Quando si assiste a una spiegazione di un qualsiasi argomento da parte sua, si nota come abbia razionalizzato un elemento della musica per poterlo spiegare. Frank Gambale mi ha dato la stessa sensazione, anche se il suo tipo di insegnamento è chiaramente più rivolto a musicisti che hanno ambizioni di alto livello. Carl Verheyen è stato un aiuto validissimo per instillare in me un certo tipo di mentalità pratica: mai come in lui ho visto la capacità di semplificazione di un grande problema in tanti piccoli obiettivi. Marty Friedman è un grandissimo chitarrista, ma da una serata passata ad assistere alle sue spiegazioni, ho dedotto che come didatta non sia molto ferrato. Oppure che avesse esagerato con la birra…

Cerchiamo di trovare un insegnante che, a prescindere dalla sua attività artistica, abbia a cuore la nostra realizzazione in ambito musicale, sia esso amatoriale o professionale. Un buon didatta ci darà consigli a ogni lezione su come migliorarci, ci seguirà passo passo lungo la strada della nostra soddisfazione e alla fine ci saluterà col sorriso, sperando di averci trasmesso una passione che ci rimarrà per tutta la vita.

E se non vi interessasse la qualità, a questo punto scegliete un’insegnante carina.
Dato che l’occhio vuole sempre la sua parte, in questo caso gli date proprio tutta la torta.

 

insegnantecarina

“Due mesi di lezione prima di accorgermi che suonava un basso!”

Stefano Rossi

Blog https://doopyblog.wordpress.com/

Canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCfR38f4RBzD2tf6cidV9fvQ?view_as=subscriber

Gruppo Facebook:https://www.facebook.com/groups/doopypills/

Link scuola Doopy: http://www.doopymusic.it/

 

 

 

TI E’ PIACIUTA QUESTA LEZIONE? CONDIVIDILA SUI SOCIAL NETWORK 

PER SUPPORTARMI E LASCIA UN COMMENTO QUI SOTTO!